Sapevate che incastrati nei muri di varie locations ci sono delle “pen drives”?

É l’effetto della moda del Dead Drops, lanciata nel 2010 dall’artista berlinese Adam Bartholl. Bartholl presentò il Dead Drop all’Eyebeam, uno studio di New York che riunisce artisti che sperimentano attraverso la tecnologia. La sua idea era appunto quella di distribuire nelle città, incastrandole nei muri, un buon numero di pennette usb per creare una sorta di “rete anonima offline” di scambio di informazioni. Una specie di Wikileaks urbano, per intenderci, al quale tutti possono partecipare.

Dead Drops ‘How to’ – NYC from aram bartholl on Vimeo.

Il principio di base è ovviamente quello della libertà d’informazione: “Il movimento Dead Drop è un cammino per il cambiamento!” – recita non a caso il manifesto di questa creativa e originale iniziativa. Sta di fatto che dal 2010 ad oggi, il progetto di Bartholl è cresciuto talmente tanto che ora sono almeno 1.700 le memorie usb sparse nei muri di tutto il mondo. Il bello è poi che tutte le pennette sono tracciabili, grazie proprio al sito web di Dead Drop. Parlando di Barcellona, nello specifico, ci sono come dicevamo circa 20 pennette sparse per la città: soprattutto si trovano incastonate sulle pareti della scuola Massana, al carrer del Tigre, sulla Gran Via e al carrer de Llull. Per conoscere con esattezza la posizione di tutti i pen drive, nonché eventualmente per utilizzarli, potete cliccare qui.

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